Giovedì 28 luglio ha preso ufficialmente il via il 22simo Jamboree mondiale del Movimento Scout a Rinkaby, nel sud della Svezia.
E’ infatti il paese scandinavo ad ospitare i 40000 scout e guide tra i 14 e i 17 anni provenienti da più di 150 paesi del mondo che si sono dati appuntamento tra il 27 luglio e il 7 agosto.
Tra questi, ben tre rappresentanti dello scoutismo ingauno e diocesano: Nicolò Vitali e Francesca Verace del gruppo Agesci Albenga 5 della parrocchia cattedrale San Michele e Chiara Dodero del gruppo Agesci Albenga 1 della parrocchia Sacro Cuore che, insieme ad altri 1700 adolescenti italiani, compongono la rappresentanza nazionale all’evento.

Il World Scout Jamboree (WSJ) è il più grande evento per giovani organizzato dall’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout: ogni 4 anni, decine di migliaia di ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo si riuniscono in una “città fatta di tende” per due settimane di attività comuni. L’evento è reso possibile grazie al supporto di migliaia di volontari internazionali adulti ed uno speciale fondo di solidarietà organizzato a livello mondiale che assicura al maggior numero possibile di Paesi di essere rappresentato.

Il tema scelto per questa edizione del WSJ è “Simply Scouting – Semplicemente Scout” con tre concetti importanti, cardini della proposta educativa del movimento, e presenti in ogni aspetto dell’evento:

1. Meetings – Incontri: Conoscere nuove persone, stili di vita, culture e abitudini diverse dalle proprie è una delle caratteristiche dello Scoutismo ed in particolare del WSJ. L’evento incoraggerà incontri tra persone di differente cultura, religione, paese e contingenti. I partecipanti potranno scoprire come uno straniero in realtà altro non è che un nuovo amico. Gli incontri avverranno in ogni situazione: attività modulari, vita di campo, serata insieme attorno ai fuochi, momenti comuni nella main arena. Tutti gli aspetti dell’evento, persino le strutture fisiche, sono pensate affinché gli incontri siano possibili e incoraggiati.

2. Nature – Natura: Principio essenziale del metodo educativo scout è la vita all’aria aperta. Il WSJ in Svezia sarà a stretto contatto con la natura: i partecipanti vivranno per due settimane in un campo immenso circondato da alberi e arbusti; l’ambiente naturale sarà strumento di “apprendimento”, se ne scoprirà sia la vulnerabilità, sia ciò che come individui possiamo fare per proteggere meglio il mondo in cui viviamo.

3. Solidarity – Solidarietà: Ogni scout è fratello di tutti gli altri scout, perché parte di un movimento che condivide gli stessi valori di rispetto e solidarietà verso gli altri e verso se stessi. Il WSJ incoraggerà la solidarietà tra scout di ogni età, e promuoverà l’unità tra le organizzazioni scout ed i giovani di tutto il mondo nell’ottica di  una comune responsabilità nei confronti del mondo e degli Altri. Il Jamboree promuoverà il rispetto per l’altro, enfatizzerà l’uguaglianza dei diritti e la pace. Al Jamboree, tutti saranno uguali, indipendentemente dalle loro caratteristiche personali o dalle loro origini.

Se si escludono le Giornate Mondiale della Gioventù (si ricorda il prossimo appuntamento di metà agosto a Madrid), a cui gli scout partecipano ad ogni modo massivamente, non esistono in tutto il mondo altri raduni organizzati simili al WSJ. Si tratta di una occasione unica per offrire preziosi spunti educativi ad un numero elevatissimo di giovani provenienti da tutto il mondo. Nella ventunesima edizione del WSJ nel Regno Unito nel 2007 ci furono più di 40.000 partecipanti e più di 100.000 visitatori).

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