Giovani, costruite un futuro di speranza per l’umanità!

Questa mattina dall’eliporto di Victoria Barracks, il Santo Padre si è imbarcato sull’elicottero sorvolando il Centennial Park, parco pubblico risalente al 1888 e, in autovettura panoramica ha raggiunto l’Ippodromo di Randwick, che ha percorso per intero salutando e impartendo la benedizione ai 350.000 giovani di tutto il mondo che hanno partecipato alla Santa Messa conclusiva della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù. Nel corso della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre ha amministrato il Sacramento della Confermazione a 24 giovani.

Ricordando il tema della GMG: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” , il Santo Padre ha detto nell’omelia che: “Come sorgente della nostra nuova vita in Dio, lo Spirito Santo è anche, in un modo molto vero, l’anima della Chiesa, l’amore che ci lega al Signore e tra di noi e la luce che apre i nostri occhi per vedere le meraviglie della grazia di Dio in tutti noi”.

“La forza dello Spirito non cessa mai di riempire di vita la Chiesa. (…) Tuttavia questa forza, la grazia dello Spirito, non è qualcosa che possiamo meritare o conquistare; possiamo solamente riceverla come puro dono”.

“Noi dobbiamo permettergli di penetrare” – ha proseguito il Pontefice – “nella dura crosta della nostra indifferenza, della nostra stanchezza spirituale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questo nostro tempo. Solo allora possiamo permettergli di accendere la nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri più profondi. Ecco perché la preghiera è così importante: la preghiera quotidiana, quella privata nella quiete dei nostri cuori e davanti al Santissimo Sacramento e la preghiera liturgica nel cuore della Chiesa”.

“Ringraziamo il Signore per il dono della fede, che è giunto fino a noi, in questo tempo e in questo luogo, come un tesoro trasmesso di generazione in generazione nella comunione della Chiesa. Qui, in Oceania, ringraziamo in modo speciale tutti quegli eroici missionari, sacerdoti e religiosi impegnati, genitori e nonni cristiani, maestri e guide che hanno edificato la Chiesa in queste terre. Testimoni come la Beata Maria MacKillop, San Pietro Chanel, il Beato Pietro To Rot e molti altri!”.
Rivolgendosi ad ognuno dei giovani presenti, il Santo Padre ha chiesto loro: “Che cosa lascerete voi alla prossima generazione? State voi costruendo le vostre esistenze su fondamenta solide, state costruendo qualcosa che durerà? State vivendo le vostre vite in modo da fare spazio allo Spirito in mezzo ad un mondo che vuole dimenticare Dio, o addirittura rigettarlo in nome di un falso concetto di libertà? Come state usando i doni che vi sono stati dati, la ‘forza’ che lo Spirito Santo è anche ora pronto a effondere su di voi?”.

“Rafforzata dallo Spirito e attingendo ad una ricca visione di fede, una nuova generazione di cristiani è chiamata a contribuire all’edificazione di un mondo in cui la vita sia accolta, rispettata e curata amorevolmente, non respinta o tenuta come una minaccia e perciò distrutta. Una nuova era in cui l’amore non sia avido ed egoista, ma puro, fedele e sinceramente libero, aperto agli altri, rispettoso della loro dignità, un amore che promuova il loro bene e irradi gioia e bellezza. Una nuova era nella quale la speranza ci liberi dalla superficialità, dall’apatia e dalla chiusura che mortificano le nostre anime e avvelenano i rapporti umani. Cari giovani amici, il Signore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità”.

“Il mondo ha bisogno di questo rinnovamento!” – ha sottolineato il Pontefice – “In molte nostre società, accanto alla prosperità materiale, si sta allargando il deserto spirituale: un vuoto interiore, una paura indefinibile, un nascosto senso di disperazione. Quanti dei nostri contemporanei sono come cisterne screpolate e vuote in una disperata ricerca di significato, di quell’ultimo significato che solo l’amore può dare?”.

“Anche la Chiesa ha bisogno di questo rinnovamento!” – ha esclamato il Papa – “Ha bisogno della vostra fede, del vostro idealismo e della vostra generosità, così da poter essere sempre giovane nello Spirito”.

Il Papa ha esortato i giovani e le giovani ad aprire il cuore alla forza dello Spirito Santo ed ha continuato dicendo: “Rivolgo questa appello in modo speciale a coloro che sono chiamati alla vita sacerdotale e consacrata. Non abbiate paura di dire il vostro ‘sì’ a Gesù, di trovare la vostra gioia nel fare la sua volontà, donandovi completamente per arrivare alla santità e facendo uso dei vostri talenti a servizio degli altri!”.

In riferimento al Sacramento della Confermazione, il Papa ha affermato: “Che cosa significa ricevere il ‘sigillo’ dello Spirito Santo? Significa essere indelebilmente segnati, inalterabilmente cambiati, significa essere nuove creature. (…) significa inoltre” – ha concluso – “non avere paura di difendere Cristo, lasciando che la verità del Vangelo permei il nostro modo di vedere, pensare ed agire, mentre lavoriamo per il trionfo della civiltà dell’amore”

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